1983
CITTA’ PER VIVERE
Risposte significative nell’Italia degli anni ’70
Luigi Lagomarsino, Guido Campodonico, Pier Giuseppe Ferro, Paola Gambaro, Lino Tirelli, Sagep Editrice, Genova 1983
“La crisi della città, avvertita dapprima con maggiore evidenza negli Stati Uniti, poi in tutti i paesi industrializzati inclusi quelli europei, è apparsa con drammatica evidenza agli inizi degli anni ’60. E’, innazitutto, una crisi di identità sociale dovuta alle pressioni della speculazione fondiaria, che aggrega e disperde gli utenti della città secondo rigide regole di reddito e di valore delle aree, è una crisi di gestione in continua crescita per l’aumento della richiesta di servizi in qualità e quantità.
Nell’intera Europa le tendenze centrifughe verso la dissoluzione della struttura urbana sono ora avvertibili nelle nuove periferie dormitorio e nei nuovi centri residenziali, che propongono un modello di vita individuale ed autosufficiente in antitesi al modello urbano tradizionale”
Con queste parole Michele Martuscelli, Direttore Generale del Coordinamento Territoriale del Ministero dei LLPP, introduceva il libro frutto della ricerca su Le iniziative degli enti territoriali relative al rinnovo e al miglioramento della qualità della vita nelle città, condotta dall’Istituto Nazionale di Urbanistica per la Campagna Europea 1980-81 su incarico del Ministero stesso.
Il volume raccoglie ed analizza i casi più rappresentativi in tema di edilizia residenziale pubblica presenti nelle varie città italiane, Alessandria, Bergamo, Bologna, Brescia, Ferrara, Genova, Livorno, Lodi, Milano, Pavia, Roma, Reggio Emilia, Segrate, Siena, interrogandosi sulle cause per le quali le nostre città vivibili lo sono sempre meno e ricercando con determinazione attraverso quali strade lo spazio urbano – progettato ex novo o riprogettato nell’ambito del riuso – ritorni ad essere la sede privilegiata per lo sviluppo e la piena realizzazione dell’uomo.
Oggi la decisione della giunta comunale genovese di procedere alla demolizione della diga di Begato rende la questione del progetto urbano un tema drammaticamente aperto e urgente riconsegnandolo integro nella sua problematicità.